Sigarette elettroniche, un business che conviene
Non molto tempo fa abbiamo assistito a un vero boom delle sigarette elettroniche. Erano arrivate così, come un tornado, travolgendo tutto, ma poi il fenomeno ha iniziato a sgonfiarsi. Sono stati aperti numerosi negozi fisici e una miriade di negozi online. Tutti sembravano aver capito che dietro alle e-cig ci fosse un vero e proprio business, mentre il carosello del “fanno male” “non fanno male”, continuava senza sosta. Ma oggi a che punto siamo? Quello delle sigarette elettroniche è ancora un business appetibile o la bolla si è davvero svapata?
Sigarette elettroniche, un business evergreen
Dicevano che le sigarette elettroniche erano decisamente meno dannose per la salute rispetto a quelle tradizionali. Questo è stato il tormentone che ha spinto diversi fumatori a passare dalle bionde alle e-cig. Sulla scia di questa tendenza sono stati aperti numerosi negozi, sia fisici che online, di liquidi, sigarette elettroniche e accessori vari.
Qualche tempo fa, però, il fenomeno ha iniziato a mostrare un’inflessione. Da business del futuro a flop dell’anno? I negozianti che operavano su questo mercato avevano letteralmente gli incubi la notte. Tanti investimenti, tante speranze, erano letteralmente “svapate” per usare un termine consono alla situazione.
Ma davvero i negozi di sigarette elettroniche hanno le ore contate? Ovviamente no, e ti spieghiamo perché avviare questo tipo di attività è ancora un buon business.
Negozio di e-cig perché è ancora un buon business
I vantaggi che le sigarette elettroniche offrono in termini di salute sono ancora validi. Nonostante tutti i tentativi, non esattamente scevri da interessi, di scardinarne la funzionalità e la sicurezza.
Ricordiamo che le sigarette elettroniche non contengono catrame. Il liquido per le e-cig, inoltre, può contenere nicotina oppure no, per questo motivo chi desidera liberarsi da questa dipendenza può diminuire la dose di nicotina gradualmente. Ma non è tutto, perché i vantaggi sono soprattutto in termini economici.
Svapare costa decisamente meno del fumo. Ecco perché chi decide di aprire un negozio di e-cig può contare su queste due forti leve: salute e risparmio.
Quanto costa aprire un negozio di svapo
Se parliamo di costi iniziali, quelli che dovrai sostenere per aprire un negozio tradizionale sono più o meno gli stessi costi che si devono sostenere per aprire un qualsiasi tipo di attività. Unica differenza è che lo spazio che ti occorre per avviare questa attività è molto contenuto, quindi puoi affittare un locale anche piccolo, con una minima superficie calpestabile, e andare così a risparmiare sul costo dell’affitto.
Se si apre l’attività in franchising, generalmente sono richiesti budget attorno ai 13 mila e 15 mila euro, a seconda della località in cui si decide di aprire.
Conviene un’attività in proprio o in franchising?
Il business delle e-cig oggi dipende molto da come ci si posiziona sul mercato e questo è il motivo principale per cui aprire un’attività in franchising è al momento la scelta più conveniente. Appoggiarsi a un grande brand significa poter garantire alla propria attività un margine di sicurezza.
Non solo, in questo modo puoi avere anche una guida che ti aiuti, soprattutto durante le prime fasi dell’avvio, a gestire le problematiche e le eventuali difficoltà.